| Primo Capitolo Tutto finì con un misero "Ciao". C’eravamo lasciati dopo tre anni di fidanzamento; il mio cuore non reggeva più, non mangiavo da due settimane, non sentivo più le mie amiche... mi ero chiusa in me. Erano credo gli ultimi giorni di Giugno, o forse i primi di Luglio. E chi se lo ricorda più; avevo anche perso la cognizione del tempo. Mi ero alzata presto per andare a fare una doccia, ma all'improvviso mi arriva un messaggio di una mia amica, che non sentivo da tanto tempo. -Scusa ma lo dovevo fare, va a guardare nella buca delle lettere e preparati. Abbastanza confusa e ancora in pigiama, scesi le scale per andare a vedere che cosa c'era all'interno della buca. Aprì la buca e al suo interno c'era uno strano biglietto, un biglietto per un viaggio in un paesino caldo (anche se Catania lo era già). L'aereo partiva domani alle 8:00. Mhm- pensai tra me e me. Risali a casa senza dire neanche una parola, mi diressi verso la cucina, dove avevo abbandonato il mio telefonino e le mandai un messaggio. -Vabbè mi hai convinto parto con te. Mi avvicinai al divano e mi sdraiai, pensando a cosa mettere in valigia. Guardai l'orologio, porcaccia la miseria, dovevo incomincia a preparare il tutto. Misi di tutto nella valigia, occhiali da sole, sciarpe, trucchi, scarpe con i tacchi (che non portavo molto spesso), vestitini, camicie, magliette; nella mia valigia non entrava più niente. Dopo aver sistemato la valigia decisi di andare a cena e di precipitarmi subito a letto... Sveglia alle 6:00, doccia e mi vesti subito con i primi vestiti che trovai e che non avevo posato in valigia. Misi la mia bellissima magliettina azzurra, un paio di short corti e le mie converse bianche, raccolsi i capelli in una coda laterale, presi le chiavi di casa e scappai verso l'aeroporto. 7:30 ero già arrivata. Appena vidi lei, Cristina, lo abbraccia subito notando immediatamente il suo nuovo look. Ecco non vi ho parlato di Cristina. Lei è la mia migliore amica e oggi oltre ad essere vestita benissimo aveva dei nuovi capelli. Color Carota. *___*. Con lei ho passato giorni belli e giorni brutti anche se nell'ultimo periodo c’eravamo separate per colpa della mia chiusura, la volevo un sacco di bene. C’eravamo abbracciate così forte che non avevamo sentito che quella vocina da lassù xD ci chiamava. Eravamo partite alle 8:00 e alle 9:30 eravamo già arrivate. Il viaggio fu molto rilassante, certo avevo vicino a me la mia migliore amica. Scesi dall'aereo, Cristina prese le valigie le mise in macchina e mi portò nella nostra dolcissima casetta. Oddio era una meraviglia la casa, con un giardino e un bellissimo panorama, si vedeva il mare e la spiaggia, meglio de così non si può. Osservai la casa da cima a fondo, scelsi la mia stanza e incominciai a sistemare tutte le cose che avevo messo in quella stupida valigia. Dopo aver sistemata il tutto Cristina mi afferrò per mano e mi disse:-Annamo a fare un giro, voglio visitare questo posto e poi andiamo a mangiare qualcosa al bar. Accettai volentieri; quindi c’eravamo dirette in un piccolo bar lì vicino. Ci eravamo sedute e avevo ordinato. Io una bellissima granita cioccolata e mandorla e Cristina solo un misero caffè. Dopo aver mangiato e dopo aver parlato di tutto e di più, mi avvicinai alla cassa per pagare, mi sembrava giusto dopo quello che lei aveva fatto per me. Andai a pagare tranquillamente... Mentre andai a pagare una persona mi urtò facendo cadere sulla mia maglia un qualcosa di molto freddo e bagnato. Mi voltai lentamente, infreddolita per digliene quattro, ma appena mi voltai vidi un ragazzo dispiaciuto che mi chiedeva umilmente perdono. Io da gentil donna gli dissi:-Può succedere non preoccuparti. Mi avviai verso il mio tavolo inzuppata d'acqua, dove Cristina mi stava aspettando per farmi 300 domande. -Chi era quello? Lo sai che era davvero carino, quanti anni aveva? Nervosa risposi:-Non lo so e non voglio nemmeno saperlo. Non voglio avere a che fare con gli uomini. Si erano fatte già le 16:00, dovevamo ritornare a casa per sistemare le ultime cose e poi uscire la sera per andare a mangiare una bella pizza. Un imprevisto ci bloccò. Mentre ci dirigevamo in macchina verso casa, Cristina vide lo stesso ragazzo del bar giocare a calcio in spiaggia e mi disse:-Dai, guarda quant'è carino; facendo un sorrisino da ebete. Abbastanza nervosa mi voltai dall'altra parte non gli diedi neanche retta. Di certo non era un ragazzo da buttare, pensai. Mise in moto la macchina e ritornammo a casa.
Al prossimo capitooo =)
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